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7 febbraio: giornata nazionale contro il cyberbullismo

07 Febbraio 2022

Oggi è la Giornata nazionale contro il cyberbullismo. In questo articolo, grazie alla ricerca dell'Osservatorio (in)difesa, andiamo ad analizzarela diffusione del cyberbullismo tra i giovani e a evidenziare i passi necessari per provare a mettere un freno a questo fenomeno.

Il 61% dei giovanissimi è vittima di cyberbullismo

Una ricerca dell'Osservatorio (in)difesa realizzata tramite un questionario sottoposto a 6.000 adolescenti di tutta Italia, dai 13 ai 23 anni, rivela che il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che sale fino al 14,76% tra i ragazzi.

L’indagine dell’Osservatorio (in)difesa quest’anno è stata ampliata attraverso un sondaggio sui profili Instagram OneDay e ScuolaZoo, che riconfermano il trend dell’indagine: su un totale di 23.292 risposte il 45% degli adolescenti afferma di aver subito bullismo. Inoltre, dal sondaggio social emergono ulteriori dati, fondamentali per comprendere il fenomeno: i principali luoghi dove ragazzi e ragazze subiscono bullismo sono la scuola, l’ambiente sportivo e gli spazi pubblici (le vicinanze della scuola, parchi, piazze cittadine, in strada).
Solo una minima parte dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo è stato aiutato: su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto, che principalmente proviene dai genitori, da amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi.

Gli effetti del cyberbullismo sugli adolescenti

I commenti raccolti denunciano anche il profondo dolore provato da ragazzi e ragazze per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio. Ben 7 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. A preoccuparli maggiormente è proprio il rischio di cyberbullismo (68,8%) seguito da revenge porn (60%) furto di identità (40,6%) e stalking (35%), ma anche l’alienazione dalla vita reale (32,4%) con la creazione di modelli e standard irraggiungibili, è fonte di enorme frustrazione. Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 50% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (44%).

Anche secondo i nostri monitoraggi mensili, con l'inizio delle lezioni in presenza le visualizzazioni e i post sui social con hashtag bullismo sono aumentati.

Come difendersi dal cyberbullismo?

Difendersi è possibile. Spesso, farsi aiutare da amici e familiari è il primo passo per provare ad affrontare il problema.

Dal 2019, inoltre, grazie a Telefono Azzurro è attivo un numero verde, il 114, attivo tutti i giorni 24/24 per denunciare e avere un sostegno nell'affrontare il bullo e a dialogare con scuola e famiglia.

Come contattare Stop alle Offese

Stop alle Offese si occupa di tutela gratuita dalla diffamazione online. Per contattare i nostri esperti, puoi compilare questo form o scrivere una mail segnalazioni@stopalleoffese.it